FAEM 56 2023

Filologia Antica e Moderna, n.s. V, 2 (XXXIII, 56), 2023

 

Articoli

Paola Anna Butano, «Aux mouvements les plus libres de la pensée et du chant». Quelques réflexions sur la métaphore à partir de l’œuvre de Lorand Gaspar

Guido Canepa, Parole “senza confini”: il caso dei gerghi storici di calderai in Italia

Francesco Carloni, Le politiche della teoria: movimenti sociali e culture della produzione di sapere in Guerra Fredda

Mirko Casagranda, Victorian Orientalism and Self-Censorship in Max Müller’s Translations of the Upaniṣads

Gianfranco Castiglia, Sacerdotium e Imperium nel Regnum Siciliae. Autonomie ed egemonie tra potere religioso e potere regio nel Mezzogiorno normanno (secc. XI-XII)

Gennaro Celato, Insulam condere: osservazioni su una controversa lectio velleiana

Mario Chichi, Finàite, cunti, cunṭṛasti: la declinazione del confine nei toponimi rurali di Sicilia

Anna Dellino, Camilla a scuola: lezioni di ‘confine’

Valeria Garozzo, WhatsApp si scrive o si parla? Riflessioni sulla collocazione diamesica della messaggistica istantanea

Annalisa Laganà, Aprire i confini. Alcune conseguenze storiografiche della mostra romana Piet Mondrian del 1956

Piergiuseppe Pandolfo, Tracce di Nevio in Tibullo?

Ornella Scognamiglio, Charles Paul Landon: ‘un petit peintre’

Federica Sconza, Congedo con lamento: un riesame dei problemi testuali di (Tib.) 3, 14

Enrico Simonetti, «Più tradite che tradotte». La versione delle Heroides di Remigio Nannini

Cristina Torre, Immagini del mare nell’agiografia tardoantica e bizantina

I commenti sono chiusi.